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Il progetto

Il progetto DaMA, approvato dal MIUR-Ministero dell'Università e della Ricerca scientifica e tecnologica, nell'ambito del PRIN 2006 "La biblioteca medievale di Dante. Archivio digitale delle fonti volgari e latine (DaMA-Dante Medieval Archive) e edizioni commentate delle opere minori", ha per obiettivo lo studio delle principali fonti classiche tardoantiche e medievali, latine e volgari, delle opere dantesche.
 
All'interno della lunga tradizione esegetica di ricerca delle fonti dantesche, poco indagato risulta il legame tra Dante e la produzione letteraria dei cinque-sei secoli che lo precedono. Lo stesso studio della tradizione medievale di Virgilio e dei numerosi commenti dedicati all'intera produzione virgiliana e all'Ars poetica di Orazio si rende assolutamente necessario quando si consideri la loro importanza per la riflessione teorica e letteraria di Dante, per l'idea stessa di commedia e per le continue e puntuali citazioni di epitafi e vite virgiliane medievali in diversi luoghi della Commedia. Nel solco di questa stessa tradizione di commenti virgiliani e oraziani si inseriscono anche i momenti fondanti del discorso poetico-critico fra Giovanni del Virgilio e Dante, modello archetipico della produzione bucolica successiva. E ancora le grandi raccolte epistolari politiche guelfe e ghibelline del Duecento: le collezioni epistolari prodotte dalla curia romana e dai funzionari dell'impero sono infatti presupposto indispensabile per comprendere stile e argomenti delle epistole dantesche. Ancora controversi, nella critica dantesca, sono inoltre due aspetti cruciali relativi alla Commedia, rispettivamente per la definizione macrostrutturale del poema come 'visione' o 'viaggio oltremondano', e per la natura dei sogni e delle visioni riportate nella Commedia, se siano cioè da considerarsi racconti di effettive esperienze mistiche o invenzioni poetiche. Una risposta può venire dal confronto tra i testi di Dante e le opere di S. Agostino, Gregorio Magno, Alberto Magno, Tommaso d'Aquino; ma anche di Bernardo di Chiaravalle, Macrobio, Alano da Lilla. Numerose infine le fonti, dirette e indirette, mediolatine e volgari, che possono essere riferite alla Vita Nova, come pure i precedenti romanzi e provenzali del Dante lirico, sia in relazione alle Rime sia alle canzoni filosofiche del Convivio.
 
Nell'archivio digitale DaMA confluiscono i risultati del censimento delle fonti classiche, tardoantiche e medievali nel settore dell'epistolografia, della letteratura teologica, bucolica, mistica e filosofica, dei commenti medievali a Virgilio e Orazio e della produzione lirica romanza. Lo studio delle fonti appare di rilevante interesse per la ricostruzione della biblioteca ideale di Dante e per la messa a punto di commenti più completi e esaustivi alle opere dantesche e, in particolare, alle Egloghe, alle Epistole e alla Rime, soprattutto a livello delle fonti medievali.