Tasti di scelta rapida del sito: Menu principale | Corpo della pagina | Vai alla colonna di sinistra

Colonna con sottomenu di navigazione


immagine Dante

Contenuto della pagina


-
Menu di navigazione

Latini, Brunetto
La rettorica

Argomento 60. Come Ermagoras fue trovatore della questione translativa.

TULLIO

Nella quarta questione, la quale noi appelliamo translativa, certo la controversia d'essa questione è quando si tenciona a cui convegna fare la questione, o con cui od in che modo, o davante a cui, o per quale ragione, o in che tempo; e sanza fallo tuttora è controversia o per mutare o per indebolire l'azione. Et credesi che Ermagoras fue trovatore di questa constituzione; non che molti antichi parlieri non l'usassero spessamente, ma perciò che lli scrittori dell'arte non pensaro che fosse delle capitane e non la misero in conto delle constituzioni. Ma poi che da llui fue trovata, molti l'ànno biasimata, i quali noi pensamo c'ànno fallito non pur in prudenzia; ché certo manifesta cosa è che sono impediti per invidia e per maltrattamento.


SPONITORE

Questo testo di Tullio è assai aperto in se medesimo, e spezialmente perciò che della questione o constituzione translativa è assai sofficientemente trattato indietro in altra parte di questo libro, e là sono divisati molti exempli per dimostrare come si tramuta l'azione quando non muove la questione quelli che dee, o contra cui dee, o innanzi cui dee, o per la ragione che dee, o nel tempo che dee. Sicché al postutto in questa translativa conviene che sempre sia: o per tramutare l'azione in tutto, come appare indietro nell'exemplo di colui che risponde all'aversario suo: «Io non ti risponderò di questo fatto né ora né giamai»; e così in tutto tramuta l'azione dell'aversario etc. O è per indebolire l'azione in parte ma non del tutto, sì come appare nell'exemplo di colui che risponde all'aversario suo: «Io ti risponderò di questo fatto, ma non in questo tempo» o «non davante a queste persone». Et dice Tullio che Ermagoras fue trovatore della translativa constituzione, cioè che lla mise nel conto delle quatro constituzioni sì come detto fue inn adietro. Et di ciò fue ripreso da alquanti che non erano bene savi e che aveano invidia e maltrattamento contra lui. Nota che invidia è dolore dell'altrui bene, e maltrattamento è dicere male d'altrui.