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Latini, Brunetto
La rettorica

Argomento 47

TULLIO

Appresso ciò, la causa congetturale, cioè di fatto, non puote d'una medesima parte inn un medesimo genere essere congetturale e diffinitiva; et altressì la diffinitiva causa non puote essere d'una medesima parte inn uno medesimo genere diffinitiva e translativa. Et al postutto neuna constituzione né parte di constituzione puote avere e tenere la sua forza et altrui; perciò che ciascuna è considerata semplicemente per sua natura; se l'altra si prende, il nomero delle constituzioni si radoppia, non si cresce la forza della constituzione. Veramente la causa deliberativa insieme d'una medesima parte in un medesimo genere suole avere la constituzione congetturale e generale e diffinitiva e translativa, et alla fiata una e talvolta piusori. Adunque, essa non è constituzione né parte di constituzione. Et questo medesimo suole usatamente advenire della causa dimostrativa. Adunque sì come noi avemo detto davanti, questi, cioè deliberamento e dimostramento, sono generi delle cause e non parti d'alcuna constituzione.


SPONITORE

In questa parte dice Tulio che Ermagoras dicea che lla controversia del genere avea quattro parti sotto sé, ciò sono deliberativo, demostrativo, iudiciale e negoziale; della qual cosa Tulio lo riprende in tutte guise, e mostra molte ragioni come Ermagoras errava malamente, e questo pruova manifestamente per argomenti dialetici: che dimostramento e deliberamento sono generi delle cause sì che lle cause sono parti di loro; e poiché sono generi, cioè il tutto delle cause, non possono essere parte delle cause, acciò ch'una cosa non puote essere tutto d'una cosa e parte di quella medesima. Et così per molte ragioni o vuoli argomenti conclude Tulio che Ermagoras avea mal detto, e poi seguentemente dice la sua sentenza: quali sono le parti della constituzione del genere, cioè della quantitade e del modo e della qualitade del fatto, sì come qui dinanzi fue detto. Et in ciò incomincia la sentenzia di Tullio in questo modo: