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Latini, Brunetto
La rettorica

Argomento 36. Del nome, et è appellata diffinitiva.

TULLIO

Quando è la controversia del nome, perciò che lla forza della parola si conviene diffinire per parole, sì è nominata diffinitiva.


SPONITORE

In questa parte dice Tulio che quando la contenzione è del nome del fatto, cioè come quel fatto ch'è apposto altrui abbia nome, quella questione si è diffinitiva perciò che lla forza, cioè la significazione di quella parola e di quel nome si conviene diffinire, cioè aprire e rispianare che viene a dire e che signiffica, non per exempli ma per parole brevi e chiare et intendevole. Verbigrazia: Un uomo è accusato che tolse uno calice d'uno luogo sacrato et è lli apposto che sia sacrilegio, et esso si difende dicendo che non è sacrilegio ma furto. Or sopra questa controversia si è tutta la questione per lo nome di questo fatto: è sacrilegio o furto? Onde per sapere la veritade si conviene diffinire l'uno nome e ll'altro, cioè dire la signifficazione e llo 'ntendimento di ciascuno nome, e poi che fie chiarito per le parole quello che 'l nome signiffica, assai bene si potrà intendere e provare qual nome si ponga a quel fatto. Et poi ch'è detto del nome, sì dicerà Tulio del genere.