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Latini, Brunetto
La rettorica

Argomento 34. Della constituzione e delle quattro sue parti.

TULLIO

Ogne cosa la quale àe alcuna controversia in diceria o in questione contiene in sé questione di fatto o di nome o di genere o d'azione; e noi quella questione della quale nasce la causa apelliamo constituzione. E constituzione è quella ch'è prima pugna delle cause, la quale muove dal contastamento della intenzione in questo modo: «Facesti» - «Non feci» o «Feci per ragione».


SPONITORE

Poi che Tulio àe detto di mostrare e trattare della invenzione e della materia insieme, sì mostra lo sponitore in che ordine trattò de l'inventio; ma per maggiore chiarezza dicerà tutto avanti in che significazione si prendono queste parole, cioè causa, controversia, constituzione e stato. Causa vale tanto a dire quanto il detto o 'l fatto d'alcuno, per lo quale è messo in lite, ed è appellato causa tutto 'l processo dell'una e dell'altra parte. Et appellasi causa tutta la diceria e la contenzione cominciando al prolago e finiendo alla conclusione; donde dice uomo: «La mia causa è giusta» cioè «la mia parte è giusta». Controversia vale a dire tanto come causa, e viene a dire controversare cioè usare l'uno coll'altro di diverse ragioni e contrarie. Questione tant'è a dire come 'l primo detto di colui che comincia contra un altro e 'l secondo detto di colui che ssi difende. Et appellasi quistione una diceria nella quale àe due parti messe in guisa di dubitazione, et appellasi questione per l'una e per l'altra parte della questione. Constituzione si prende et intende in quelle medesime significazioni che sono dette davanti. Stato è appellato il detto e 'l fatto dell'aversario, però che ' parliere stanno a provare quel detto o quel fatto; e questo medesimo è appellato constituzione perciò che 'l parliere constituisce et ordina la sua ragione e la sua parte di quel detto o di quel fatto. Et per ciò è appellato controversia che diversi diversamente sentono di quel detto o di quel fatto.

Qui dice lo sponitore come Tulio tratterà della Invenzione.

- Et poi che llo sponitore àe dette le significazioni di queste parole, dicerà in chente ordine Tulio tratta della 'nvenzione. Et certo primieramente insegna invenire e trovare quelle questioni le quali trattano i parlieri, et appellale constituzioni e dice la propietade di constituzione e dividela in parti. Nel secondo luogo mostra qual causa sia simpla, cioè di due divisioni, e qual sia composta, cioè di quattro o di più. Nel terzo luogo mostra qual contraversia sia in scritta e quale in dicere. Nel quarto luogo mostra quelle cose che nascono di constituzione, cioè la diceria nella quale àe due divisioni e ragioni, e lla giudicazione e 'l fermamento. Nel quinto luogo mostra in che guisa si debbono trattare le parti della diceria secondo rettorica. Nel sesto luogo mostra quante sono esse parti e quali e che sia da ffare in ciascuna. Et disponesi così il testo di Tulio per fare intendere onde procedono le quistioni che toccano al parliere di questa arte.


SPONITORE

Ogne cosa la quale àe in sé controversia, cioè della quale i diversi diversamente sentono sicché alcuna cosa dicono sopr'a cciò con inquisizione, cioè per sapere se alcuna delle parti è vera o falsa, sì à in sé questione di fatto, cioè questione la quale muove di ciò che alcun fatto è apposto altrui. Verbigrazia: Dice l'uno contra l'altro: «Tu mettesti fuoco nel Campidoglio»; et esso risponde: «Non misi». Di questo nasce una cotale questione, se elli fece questo fatto o no, et è appellata questione di fatto per quello fatto che a llui è apposto, etc. Od è questione di nome, cioè che ll'una parte appone un nome a un fatto e l'altra parte n'appone un altro. Verbigrazia: Alcuno à furato d'una chiesa uno cavallo o altra cosa che non sia sagrata. Dice l'una parte contra lui: «Tu ài commesso sacrilegio». Dice l'altro: «Non sacrilegio, ma furto». Et nota che sacrilegio è molto peggiore che furto, perciò che colui commette sacrilegio che fura cosa sacrata di luogo sacrato. Donde di questo nasce una questione del nome di quel fatto, cioè se dee avere nome furto o sacrilegio, e però è appellata questione del nome. Od è questione del genere, cioè della qualitade d'alcuno fatto, in ciò che ll'una parte appone a quel fatto una qualitade e l'altra un'altra. Verbigrazia: Dice l'uno: «Questi uccise la madre iustamente perciò ch'ella avea morto il suo padre». Dice l'altro: «Non è vero, ma iniustamente l'à fatto»; e di ciò nasce cotal questione di questa qualitade: se l'à fatto iustamente o iniustamente, e perciò è appellata questione di genere, cioè della qualità d'un fatto e di che maniera sia. Od è questione d'azione, cioè viene a dire che contiene questione la quale procede di ciò, c'alcuna azione si muta d'un luogo ad altro e d'un tempo ad altro. Verbigrazia: Dice uno contra un altro: «Tu m'ài furato un cavallo»; et esso risponde: «Vero è, ma non tine rispondo in questo tempo, perciò che ttu se' mio servo, o perciò ch'è tempo feriato, o perciò ch'io non debbo risponderti in questa corte, ma in quella della mia terra». Onde di questo procede una questione, la quale Tulio dice che è d'azione, cioè se colui dee rispondere o no. Et dice Tulio che tutte le quistioni che sono dette davanti sono appellate constituzioni, cioè c'anno questo nome. Et dice che constituzione è la prima pugna delle cause, cioè quello sopra che da prima contendono i parlieri, cioè il detto dell'uno e 'l detto dell'altro, e questo sopra che de prima contendono i parlieri si è il nascimento, cioè che muove del contrastamento della intenzione, cioè del detto di colui che ssi difende contra le parole dell'accusatore. Onde contastamento è appellato el primo detto del difensore e intentione è appellata il primo detto dello accusatore. Et pare che il nascimento della constituzione vegna della difensione ch'è della accusa, non che nasca della difensione, ma perciò che del detto del difenditore si puote cognoscere se lla causa o lla questione è di fatto o di genere o di nome o d'azione, sì come appare nelli exempli che sono messi davanti. Et omai dicerà Tulio le nomora e lle divisioni e lle proprietadi e lle cagioni di tutte le dette questioni.