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Guittone d'Arezzo
Rime

XLVII

Il poeta non sa se andarsene o restare contro il volere di lei: vorrebbe morire.

Ahi, come m'è crudel, forte e noiosa
ciascuna parte, e 'l partir e lo stare!
Partire non poss'eo d'amar voi; cosa
sola sete 'n poterme gioi donare,
e sete sì piacente ed amorosa,
che vi fareste a uno empero amare.
Star non posso, poi voi piacer no osa,
ma diteme ch'a voi noioso pare.
E vostra nòi move noiosamente,
ché vorrea mille fiate anti morire,
che dire o far ver voi cosa spiacente.
Ma se vi spiaccio, lasso, per servire,
sarò per deservir forse piacente?
Certo meglio m'è morte sofferire.