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Guittone d'Arezzo
Rime

CCXXX

A Meo Abbracciavacca, per rallegrarsi del suo ritorno.

Lo nom'al vero fatt'ha parentado;
le vacche par che t'abbian abracciato,
o ver che t'han le stregh'amaliato,
tanto da lunga se' partit', o' vado.
Zara dirieto m'ha gittato 'l dado:
ciò non serea, se l'avesse grappato.
Allegro sono, Meo, ché se' tornato;
se pelegrin fusti, ciò m'è a grado.
Non credo nato fusti da Pistoia,
ma da Pistoia fu la tua venuta,
sì tardo movimento far ti sento.
Natura ten pur di mulin da vento:
'n un loco mostra sempre tua partuta;
chi sol è a sé non vive senza noia.