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Guittone d'Arezzo
Rime

CXII

Mal fa l'amante che pretende di tenere a forza a sé legata la donna.

Poi non vi piace ch'eo v'ami, ameraggio-
vi dunque a forza? Non piaccia unque a Deo!
Mal aggia chi tien donna in tale usaggio
d'amarla, poi che sa dir che l'è reo.
Così li fa parer d'usare oltraggio
e d'accogliere orgoglio e segnor reo.
Ma eo voglio mi prendiate ad agradaggio
e diciate: ben vegna, amico meo.
E fior svantaggio in ciò voi non farone,
ché vostro pro so ch'è maggio che meo,
e maggio omo che donna è a ragione.
E, tutto che 'l prencipio fosse reo,
s'omilieria la vostra condizione,
se ciascun far volesse sì, com'eo.