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Guittone d'Arezzo
Rime

LXXXVI

La donna, pentita d'esser stata a tenzone con chi ha disdegnato, dichiara che non risponderà più.

Or son maestra di villan parlare,
perché saccio di te dir villania,
ché villan dire e dispiacevel fare
sì ritrovai in te ciascuna dia,
ch'un picciol mammol ne porria ritrare
più che fatto non aggio 'n vita mia;
ma quello che dett'ho già nente pare
inverso de la tua gran malatia.
Ma io vorrebbi, tassa, essere morta
quando con omo, ch'i' l'ho disdegnato,
come tu se', tale tenzon fatt'aggio.
Ben puoi tener ormai la lingua corta,
e dir ciò che ti piace e star fidato,
ché 'n alcun modo no responderaggio.