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Alighieri, Dante
Vita Nova

25

Avenne poi che là ovunque questa donna mi vedea, si facea d'una vista pietosa e d'un colore palido quasi come d'amore; onde molte fiate mi ricordava della mia nobilissima donna, che di simile colore si mostrava tuttavia. E certo molte volte non potendo lagrimare né disfogare la mia tristitia, io andava per vedere questa pietosa donna, la quale parea che tirasse le lagrime fuori delli miei occhi per la sua vista. E però mi venne volontà di dire anche parole parlando a·llei, e dissi questo sonnet, lo quale comincia Colore d'amore; ed è piano sanza dividerlo, per la sua precedente ragione.

Color d'amore e di pietà sembianti
non preser mai così mirabilmente
viso di donna, per veder sovente
occhi gentili o dolorosi pianti,
come lo vostro, qualora davanti
vedetevi la mia labbia dolente;
sì che per voi mi ven cosa alla mente,
ch'io temo forte non lo cor si schianti.
Io non posso tener gli occhi distructi
che non riguardin voi spesse fïate,
per disiderio di pianger ch'elli ànno.
E voi cresceste sì lor volontate,
che della voglia si consumâr tutti,
ma lagrimar dinanzi a voi non sanno.