Tasti di scelta rapida del sito: Menu principale | Corpo della pagina | Vai alla colonna di sinistra

Colonna con sottomenu di navigazione


immagine Dante

Contenuto della pagina


-
Menu di navigazione

Alighieri, Dante
Vita Nova

21

Poi che detta fue questa canzone, si venne a me uno lo quale, secondo li gradi dell'amistade, è amico a me inmediatamente dopo lo primo; e questi fue tanto distrecto di sanguinitade con questa gloriosa, che nullo più presso l'era. E poi che fue meco a ragionare, mi pregò che io li dovessi dire alcuna cosa per una donna che s'era morta; e simulava sue parole, acciò che paresse che dicesse d'un'altra, la quale morta era cortamente. Onde io, accorgendomi che questi dicea solamente per questa benedecta, dissi di fare ciò che mi domandava lo suo prego. Onde poi, pensando a·cciò, propuosi di fare uno sonnet nel quale mi lamentasse alquanto, e di darlo a questo mio amico, acciò che paresse che per lui l'avessi facto; e dissi allora questo sonnet, che comincia Venite a 'ntendere. Lo quale à due parti. Nella prima chiamo li fedeli d'Amore che m'intendano, nella seconda narro della mia misera conditione. La seconda comincia quivi li qual' disconsolati.

Venite a 'ntender li sospiri miei,
oi cor' gentili, ché Pietà 'l disia:
li qual' disconsolati vanno via,
e se non fosser, di dolor morrei;
però che gli occhi mi sarebbon rei,
molte fïate più ch'io non vorria,
lasso, di pianger sì la donna mia,
che sfogasser lo cor, piangendo lei.
Voi udirete lor chiamar sovente
la mia donna gentil, che se n'è gita
al secol degno della sua virtute;
e dispregiar talora questa vita,
in persona dell'anima dolente,
abandonata della sua salute.