78. De tuoi begli occhi un molto acuto strale
De tuoi begli occhi un molto acuto strale
mè nel cor fitto, e oltre più
dunoncia,
sì che mi fôra meglio ogni altro male,
secondo chAmor dentro mi rinoncia.
Oimè, perché venisti così acconcia
lo dì chi ebbi quel colpo mortale
che vita e ogni stato mi disconcia
e per campar nulla cosa mi vale?
I ti scontrai per quel che nel cor porto,
e perché mai de la tua dolce vista
non fosse allegra lanima mia trista.
Ché se quella pietà chamor racquista
per lei senza veder non sha conforto,
e iho perduto questo, ondio son
morto.