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Latini, Brunetto
La rettorica

Argomento 89. Della causa vile.

TULLIO

Nella causa la quale è di vile convenente, per cagione di trarrela di vilanza e di dispetto, ne conviene fare l'uditore intento.


SPONITORE

Quando la nostra causa ella è vile, cioè di piccolo convenente sicché l'uditore poco cura d'intendere, allora ne conviene usare principio et in esso fare che ll'uditore sia intento alle nostre parole; e questo potemo ben fare traendola di viltanza e facciendola grande et innalzandola, sì come fece Virgilio volendo trattare de l'api: «Io dicerò cose molto meravigliose e grandi delle picciole api».