TULLIO
Insinuatio è un detto il quale, con infingimento parlando dintorno, covertamente entra nell'animo dell'uditore.
SPONITORE
Tullio dice che quella maniera de exordio è apellata «insinuatio» quando il parlieri o 'l dittatore fa dinanzi un lungo prolago di parole coverte, infingendo di volere ciò che non vuole, o di non volere quello che dee volere, e così va dintorno con molte parole per sorprendere l'animo dell'uditore sì che sia benevolo o docile o intento, sì come disse Sino parlando a coloro che riteneano la sua persona in gravosi tormenti: «Insin a ora v'ò io pregato che mi traeste di tante pene; oimai non dimando se non la morte, ma grandissimi tesauri avrei dato a chi m'avesse scampato». Et in questo modo covertamente s'infingea di non volere quello che volea, per venire in animo di loro che llo scampassero per avere, da che mercé non valea. Et cosìe à divisato il conto che è principio e che è «insinuatio»; omai dicerà quale di questi due modi de exordio dovemo usare in ciascuno de' cinque modi delle cause, cioè nell'onesto, nel vile, nel mirabile, nel dubitoso e nell'oscuro.