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Latini, Brunetto
La rettorica

Argomento 59. Tullio dice che è comparazione.

TULLIO

Comparazione è quando alcuno altro fatto si contende che fue diritto et utile, e dicesi che quello del quale è fatta la riprensione fue commesso perché quell'altro si potesse fare.


SPONITORE

In questo luogo dice Tullio che quella questione è appellata comparazione nella quale l'accusato dice ch'à fatto quello ch'è a llui apposto, per cagione di poter fare un altro fatto utile e diritto. Verbigrazia: Marco Tullio, stando nel più alto officio di Roma, sentìo che coniurazione si facea per lo male del comune, ma non potea sapere chi né come. Alla fine diede dell'avere del comune in grande quantitade ad una donna la quale avea nome Fulvia, et era amica per amore di Quinto Curio, il quale era sapitore del tradimento; e per lei trovò e seppe dinanzi tutte le cose in tale maniera ch'elli difese la cittade e 'l comune della molt'alta tradigione. Ma alla fine fue ripreso ch'elli avea troppo malamente dispeso l'avere di Roma. Et elli in defensione di sé dicea che quelle spese avea fatte per fare un altro fatto utile e diritto, cioè per scampare la terra di tanta distruzione, e quello scampamento non potea fare sanza quella dispesa; e così mostra che 'l fatto del quale elli è ripreso fue fatto per bene. Et poi che Tullio àe detto delle quattro parti della constituzione assuntiva, la quale è parte della iudiciale sì come pare davanti nel trattato della constituzione del genere, sì ridicerà elli brevemente sopra la questione traslativa, della quale fue assai detto in adietro, per dire alcuna cosa che là fue intralasciata.