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Cavalcanti, Guido
Rime

XLIIIb. Guido Cavalcanti a Gianni Alfani

Gianni, quel Guido salute
ne la tua bella e dolce salute.
Significàstimi, in un sonnet
rimatetto,
il voler de la giovane donna
che ti dice: «Fa' di me
quel che t'è
riposo». E però ecco me
apparecchiato,
sobarcolato,
e d'Andrea coll'arco in mano,
e·ccogli strali e·cco' moschetti.
Guarda dove ti metti!
ché la Chiesa di Dio
sì vuole di giustizia fio.