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Guittone d'Arezzo
Rime

CXXXIV

Si duole d'Amore che ha diviso il cuore dall'alma.

Doglioso e lasso rimase 'l meo core
poi che partiste, dolce rosa aulente,
da me, che stato vi son servidore,
e sarò sempre, a tutto 'l meo vivente.
Sì che blasmare mi posso d'Amore,
che di tal pena mi fa sofferente,
e con gran doglia ha fatto partitore
il cor dall'alma, ch'è tuttor presente;
ed ha lassato il corpo quasi morto,
che va e vene, ma non po parlare;
ed ogn'om guarda, né vede chi sia.
Ma par che viva come legno torto,
poiché non posso in me più ritornare,
se non redite, dolce spene mia.