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Latini, Brunetto
La rettorica

Argomento 73. Del fermamento.

TULLIO

Fermamento è il firmissimo et appostissimo argomento al giudicamento, come se Orestres volesse dire che ll'animo il quale la madre avea contra il suo padre, quel medesimo avea contra lui e contra le sue sorelle e contra il reame e contra l'alto pregio della sua ingenerazione e della sua familia, sicché in tutte guise doveano i suoi figliuoli prendere in lei la pena.


SPONITORE

Poi che Tullio àe dimostrato che è questione e ragione e giudicamento, sì dice in questa parte che è fermamento. E certo lo 'nsegnamento suo è molto ordinatamente: ché primieramente è questione intra lle parti sopr'alcuna cosa la qual'è aposta ad uno e detto sopra lui che non à fatto bene o ragione, et elli in sua difesa dice ch'à fatto bene o ragione, e di questo nasce la questione, cioè se esso à fatto ragione o no. Apresso dice l'accusato la cagione per la quale elli avea ragione di fare ciò, e questa è appellata ragione. Et quando l'accusato à detta la ragione, il suo adversario dice contra quella ragione et indebolisce quello dove l'accusato ferma la ragione, e questa è appellata giudicamento. Fermamento. Poi che lla questione del giudicamento è nata, sì conviene che ll'accusato tragga innanzi i fermissimi argomenti bene apposti contra il giudicamento. Verbigrazia: Orestres à detto che uccise la madre perciò ch'ella avea morto il padre, e così assegna la ragione perch'elli l'uccise; il suo adversario mettendolo in questione di giudicamento dice c'a llui non si convenia ma ad altrui, e così indebolisce la sua ragione. Or conviene che Orestres dica manifesti argomenti, e dice così: «Tutto altressì com'ella uccise il suo marito mio padre, così avea ella conceputo d'uccidere me e le mie sorelle, cui ella avea ingenerate di suo corpo, e mettere il nostro regno a distruzione et abassare l'altezza del nostro sangue, e mettere in periglio la nostra famiglia». Ed in questi argomenti accoglie fermissima defensione della sua ragione contra il giudicamento, e dice: «Perciò ch'ella fece così disperato maleficio et avea pensato di fare cotanta crudelitade, sì fue al postutto convenevole che lli suoi propii figliuoli ne le dessero pena e non altri». Et questi sono fermissimi argomenti ne' quali dice che 'l fatto della madre fue crudele, superbo e malizioso. Et nota che quel fatto è appellato superbo il quale alcuno adopera contra ' maggiori, sì come quella fece uccidendo il re Agamenon. Et quello è crudele fatto il quale alcuno adopera contra ' suoi, sì come quella fece contra la sua famiglia. Et quello è malizioso fatto il quale è molto fuori d'uso, sì com'è contra naturale usanza ch'alcuna femina uccida il suo marito e figliuoli e distrugga un alto reame. Onde questi fermissimi argomenti e quali l'accusato mette davanti per confermare le sue ragioni et incontra lo 'ndebolimento che facea l'aversario, sì è appellato fermamento.